venerdì, Dicembre 13Settimanale a cura di Valeria Sorli

Cinema: Il traditore

La storia di Tommaso Buscetta rivive in un film drammatico e coinvolgente, che vede la luce proprio in occasione dell’anniversario della strage, avvenuta il 23 Maggio 1992 a Capaci.

Il titolo (Il Traditore) sembra individuare il famoso pentito di mafia. Ma Pierfrancesco Favino, che ne veste con convinzione i panni, riporta alcune parole che sembrano smentire subito questa etichetta: «Io sono stato e resto un uomo d’onore. Sono loro che hanno tradito gli ideali di Cosa nostra. Per questo io non mi considero un pentito».

E Marco Bellocchio – che ha curato regia e sceneggiatura di questo film, l’unico italiano in concorso al Festival di Cannes per la “Palma d’Oro” – spiega: «In verità chi ha veramente tradito i principi sacri di Cosa Nostra non è stato Buscetta, ma sono stati Totò Riina e i Corleonesi. Nella storia tradire non è sempre un’infamia. Può essere una scelta eroica».

Il regista porta sul grande schermo i tanti nomi purtroppo noti alle cronache italiane, tra cui Pippo Calò (interpretato da Fabrizio Ferracane), Totuccio Contorno (portato sullo schermo da Luigi Lo Cascio), e poi Totò Riina, Tano Badalamenti, Salvatore Cancemi, Giovanni Brusca, Stefano Bontade, Giuseppe Greco, detto Scarpuzzedda…

La vicenda è nota: il “Boss dei due mondi”, fugge e si nasconde in Brasile, mentre a Palermo vengono uccisi dai rivali Corleonesi due suoi figli ed il fratello. Arrestato ed estradato in Italia, incontra il giudice Giovanni Falcone (interpretato dall’attore Fausto Russo Alesi) e decide di pentirsi e descrivere per la prima volta nei dettagli la struttura della mafia, i rapporti tra Stato e criminalità organizzata, e le strade del traffico di droga con la mafia italo-americana, rivelandone i capi e facendoli assicurare alla giustizia.

Parole come pietre: «Dottor Falcone, noi dobbiamo decidere solo una cosa: chi deve morire prima, lei o io. Io sono stato e resto un uomo d’onore» e il giudice: «Non ci sono intoccabili. Non mi fraintenda, ma ho più paura dello Stato che della mafia».

Si è discusso se la coincidenza di data fosse una operazione di marketing o la volontà di omaggiare le vittime di Capaci, ma certamente non fa male ricordare quel che è successo e portarlo a conoscenza anche di chi 27 anni fa non era ancora nato. Peraltro Bellocchio ha sempre cercato di indagare nelle pieghe della storia italiana (si pensi al rapimento di Aldo Moro in “Buongiorno, Notte”).

Il Traditore (148′, coproduzione Italia/ Francia/ Germania/ Brasile), girato nelle location di Palermo, Roma, Latina, Bracciano e nel Castello di Falconara a Licata, oltre che a Londra, Koln e Rio De Janeiro, con la colonna sonora di Nicola Piovani, immediatamente dopo Cannes, arriva nelle sale italiane Giovedì 23 Maggio con 01 Distribution.

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