mercoledì, Aprile 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Massimiliano Scotti: Il campione europeo del gelato

In Italia la tradizione del gelato artigianale è una vera leccornia, specialmente per chi ama questo dolce: fresco, gustoso e soprattutto nutriente. Il gelato è da sempre uno degli alimenti più amato dai buongustai da gustate 365 giorni all’anno, direi, un piacere irrinunciabile! Non ci siamo di certo lasciati scappare chi di gelato ne ha fatto una vera e propria passione e professione: Massimiliano Scotti, campione europeo 2017 del gelato, diventato un vero maestro gelataio, non solo per la sua bravura, ma anche per la sua innata qualità inventiva. Le sue collaborazioni televisive sono davvero numerose, dalla partecipazione a Detto Fatto, il programma pomeridiano di Rai 2 condotto da Bianca Guaccero a Chins sun ja screen con Alessandro Borghese. Prossimamente Massimiliano sarà alla conduzione di un nuovo programma tutto suo: Gelato e dintorni, in onda su Alice TV.

Massimiliano ci racconta:

“Sono nato a Milano e fin da piccolo ricordo che mi piaceva tantissimo cucinare, spesso andavo a trovare mia nonna Esterina che mi lasciava giocare con i fornelli. Facevo dei pasticci allucinanti, mi ricordo ancora una pasta fatta con il Philadelphia o il Bacon croccante; mischiavo il dolce al salato e mia nonna mi lasciava fare qualunque cosa, mi voleva troppo bene, quindi qualunque pasticcio io facessi, lei lo assaggiava e mi diceva sempre che era buono anche se so che a denti stretti, l’avrebbe sicuramente sputato. Mia madre cucinava come cuoca nelle mense scolastiche dei bambini, negli asili e a quanto dicevano le persone, era molto brava. Direi che è fantastica, mi ha sempre rimpinzato tantissimo, infatti, da bambino ero abbastanza in sovrappeso perché a tavola c’era sempre antipasto, primo, secondo e poi un dolce tutto fatto in casa.

Devo dire che mi è sempre piaciuto cucinare. Fin da piccolo avevo tantissima curiosità per i nuovi sapori e i nuovi gusti, quindi ho sempre odiato quelle persone a cui non piacevano i piatti senza averli mai assaggiati prima. Mi ricordo che fin da ragazzo, quando andavo in vacanza all’estero, la prima cosa che facevo era quella di andare a vedere un supermercato, perché mi dava l’idea di capire e conoscere nuovi gusti e nuovi sapori che da noi non si trovavano. Oggi è più semplice, con tantissimi minimarket tecnici, puoi vedere veramente dei prodotti assurdi tipo la Fanta all’uva o la Coca Cola alle ciliegie, tantissimi tipi di patatine, molte zuppe in scatola che sicuramente sono di pessima qualità, però ti fanno capire cosa mangia la gente nel proprio paese, perché ricreano un po’ quello che è il piatto tipico del posto.

Avrei voluto frequentare una scuola per diventare cuoco, ma i miei genitori mi hanno incentivato a fare altre cose nella vita. Una delle emozioni più forti di quando ero bambino, è stata la prima volta che ho visto la buia Besse in Francia, era un tripudio di pesce, zuppe e salse: una cosa meravigliosa. Ho avuto anche la fortuna di frequentare tanti ristoranti e il più delle volte chiedevo di andare in cucina a vedere cosa succedesse. E mi affascinava quando mi raccontavano la storia di un piatto, come la pasta Portofino che nasceva da un mix tra salsa al pomodoro e pesto, così come la buia Besse che era un piatto tipico dei pescatori, o la zuppa di cipolle, riso e latte, piatti poveri ma ottimi. Queste ricette elaborate da mani sapienti, si trasformavano in qualcosa di unico.

Ho sempre avuto una passione della cucina e anche oggi, pur facendo gelati, mi deverto a cucinare. Mi piace tantissimo sperimentare, credo di aver assaggiato di tutto nella vita, tranne gli insetti.

Mi piace provare a sperimentare, accostare i sapori è sempre stata la mia passione. Fin da ragazzo cercavo sempre di organizzare delle cene, quando vivevo con la mamma organizzavo le cene per gli amici, poi quando sono andato a vivere da solo, la prima cosa che ho allestito in casa mia è stata la cucina; ho sempre adorato guardare programmi televisivi o sfogliare i giornali che parlassero di cucina.

Non credo di aver mai seguito alla lettera una ricetta, preferisco metterci del mio, ci sono addirittura alcune ricette che cambio spesso perché non le scrivo. Non amo seguire qualche cosa di definito, adoro spaziare, soprattutto non sopporto gli schemi anche se in pasticceria e gelateria ci devono essere, però mi piace sempre rischiare andando fuori strada o fuori pista.

Dopo gli studi, ho iniziato la mia carriera di pubblicitario e anche lì la mia passione rimaneva sempre la stessa, poi mi sono avvicinato a un’altra passione: la moto. Amo sia quelle d’epoca che quelle moderne perché mi fanno sentire libero, è proprio il senso di libertà che ti dà la moto io l’accosto, forse sbagliando, alla cucina che ti dà la possibilità di creare e di spaziare facendo qualcosa di veramente tuo”.

Ecco una mia ricetta per i lettori de La Gente Che Piace.

Gelato

Crema Pasticcera

1 lt latte

250 gr zucchero

8 tuorli

70 gr latte condensato

Scorza limone

5 chicchi caffè

Bollire il latte con la scorza di limone e i 5 chicchi di caffè ed il latte condensato. Sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere il latte intiepidito (senza i chicchi di caffè). Raffreddare e mettere a mantecare. Servire in una tartellette di frolla alla vaniglia con un lampone fresco.

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