giovedì, Marzo 28Settimanale a cura di Valeria Sorli

Oli London- La mia K-pop music!

Si chiama Oli London ed è conosciuto come il sosia britannico di Jimin, volto iconico dei BTS. I suoi numerosi interventi di chirurgia plastica per inseguire il proprio idolo coreano lo hanno portato al centro di numerosi dibattiti televisivi in Inghilterra e in USA, oltre a trasformarlo in un tiro al bersaglio di troller e haters sui social.

Tuttavia, l’amore per la Corea (nato durante una trasferta per lavoro) e l’amore per la musica hanno portato Oli a diventare un vero e proprio fenomeno social e musicale: sentirete sicuramente parlare di lui. Per il momento, siamo felici di ospitarlo nella prima intervista italiana in assoluto.

 

Oli, come nasce la tua ispirazione musicale?

Generalmente impiego qualche mese per creare una canzone: amo curare tutti i dettagli, dato che amo essere un perfezionista. Ogni canzone è frutto di un lavoro curato: amo la qualità, non la quantità.

 

Quale musica ti ha ispirato di più?

Ovviamente la musica pop coreana. I BTS sono è miei idoli, la mia fonte di ispirazione, anche se mi piaciono molto altre pop star come Monsta X, Stray Kids e TXT. Mi hanno sempre ispirato le grandi pop star americane soprattutto di R&B come Aaliyah, Mariah Carey e TLC.

 

Il tuo ultimo singolo natalizio Xmas in Korea ha avuto un ottimo successo, tenendo conto che si tratta di una canzone natalizia.

E’ stato davvero un successo: 800,000 visualizzazioni su Youtube e oltre 10 milioni di visualizzazioni su Tiktok. Il 2020 è stato un anno molto triste, quindi ho optato per un’atmosfera più piacevole, una canzone leggera che spero viva a lungo.

 

Stai preparando nuove canzoni?

Si: sto preparando il mio primo album che spero di ultimare per la fine dell’anno. Ci saranno 13 canzoni inedite: un mix tra K-pop music. E’ un album molto orecchiabile, piacevole e curato. Anche io ho partecipato alla produzione. Oltre alla musica ho progetti legati al mondo della televisione e dell’editoria, soprattutto in Asia; inoltre, sto lavorando anche ad un film.

 

Com’è stato il tuo recente viaggio di lavoro a Dubai?

Dubai è un posto così surreale e carico di ispirazione! Ci sono tantissime opportunità: ho lavorato su diversi progetti, tra cui la mia partecipazione come editorialista Xpedition Middle East, il più famoso magazine di lusso in Asia. Consiglio veramente a tutti di scoprire Dubai, un luogo affascinante e ricco di luoghi inaspettati.

 

Parliamo ora di Jimin: lo hai mai incontrato? 

Non ancora: spero davvero di conoscerlo e magari di poter collaborare insieme! E’ il mio idolo indiscusso.

 

Hai intenzione di sottoporti ad altri interventi di chirurgia plastica?

Si: mi sottoporrò ad un lifting facciale e al collo per un viso più giovane e tonico. Inoltre, mi regalerò un sorriso totalmente nuovo.

 

Hai spesso preso posizione contro il cyberlussimo, di cui sei vittima. Hai un messaggio da condividere con tutti i nostri lettori?

Ogni giorno ricevo migliaia messaggi di odio e di minacce di morte on line; fake news sulla mia morte, odio, disprezzo per la mia musica e razzismo per il fatto che faccio una musica K-Pop senza essere coreano. Io resto sempre positivo grazie ai fan e alle persone che da sempre hanno apprezzato la mia musica. Usando i social media ci sono due scelte: essere educato oppure generare odio. Io preferisco diffondere messaggi di positività nella vita on line delle persone. Non costa nulla essere gentili ed educati.

 

 Sei mai stato in Italia?

Sì, qualche anno fa a Roma, Firenze, Napoli e Pompei. L’Italia è unica, un  museo a cielo aperto. Mi piacerebbe partecipare a programmi come Domenica Live o Domenica In per condividere la mia storia e la mia musica con il pubblico italiano. Magari da questa intervista qualcosa potrebbe muoversi! A presto!

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