venerdì, Aprile 26Settimanale a cura di Valeria Sorli

Strabismo di Venere- 5 star che hanno trasformato un difetto in arma di seduzione

Cosa accomuna l’italianissima Sabrina Salerno con la supermodella Kate Moss e le attrici Scarlet
Johannson, Lucy Liu ed Emily Blunt? Uno sguardo reso ancor più affascinante e ammaliante,

grazie agli occhi leggermente… divergenti

Un (lieve) difetto estetico può diventare un pregio? È il caso, ad esempio,
dello strabismo di venere: un termine di uso popolare coniato proprio per descrivere, con
accezione positiva, le forme leggere di strabismo, in grado di regalare, allo sguardo di chi ne è
affetto, un tocco seducente e affascinante. L’espressione deriva da quella che sarebbe stata la
prima donna nella storia (o meglio nella mitologia) ad ammaliare chiunque la osservasse, anche
grazie ai suoi occhi leggermente divergenti: Venere, la dea della bellezza e dell’amore, secondo le
leggende, aveva infattti uno sguardo che incantava ed emanava sensualità, nonostante (o proprio
a causa di) questo difettuccio.
Arrivando ai giorni nostri, alcune delle più belle donne dello spettacolo soffrono di leggero
strabismo, ma hanno saputo trasformare questo piccolo difetto in un segno distintivo che ha
contribuito significativamente a decretare il loro successo. Top Doctors
azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata, ne ha individuate cinque –
sottolineando però come lo strabismo, seppur lieve, resta una patologia e come tale può
comportare fastidi e disturbi.
Scarlet Johannson
Difficile trovare un difetto a questa grande diva: lo strabismo di Venere non ha infatti minimamente
scalfito la sua inarrivabile bellezza, che ha contribuito, insieme al suo talento, a renderla una delle
interpreti del grande schermo più richieste e amate dal pubblico (soprattutto maschile).
Kate Moss
È proprio grazie al suo splendido viso, con occhi grandi, distanti e leggermente divergenti, che è
riuscita ad entrare nell’olimpo delle super modelle, divenendo un’icona degli anni ’90 – nonostante
la sua fisicità non tipicamente da passerella (è alta solo 1,70 cm).
Lucy Liu
Tra le più apprezzate a richieste attrici di origine asiatica, ha recitato in numerosi film e serie TV
che hanno segnato la storia, venendo ricordata anche per il suo innegabile fascino. Eppure, i suoi
occhi a mandorla (è nata a New York da genitori taiwanesi) non sono certo perfettamente allineati.
Emily Blunt
Durante le riprese de “La Ragazza del treno” i make-up artist hanno dovuto persino utilizzare
protesi e lenti a contatto per “imbruttirla”. Sono infatti proprio gli occhi di questa attrice a decretarne
la bellezza, nonostante uno guardi leggermente all’esterno.
Sabrina Salerno   

Infine a casa nostra, per citare una delle showgirl italiane più amate e desiderate a
cavallo degli anni ’80 e ‘90. La stessa cantante di Boys (Summertime Love) ha ammesso di aver
fatto dello strabismo di Venere una sua carta vincente.
Gli effetti ammalianti dello strabismo di Venere sono insomma provati, ma da cosa deriva questa
condizione? “Le cause possono essere diverse: la più ricorrente è quella di una disfunzione che
riguarda i muscoli oculari. In altre situazioni invece lo strabismo di Venere può essere ricondotto
ad una miopia di grado elevato, cioè ad un difetto visivo che nella fase di sviluppo causa una
progressiva deviazione nella foria oculare” commenta il Dottor Gaetano Cupo, Oculista di Top
Doctors®. “A differenza delle forme di strabismo più severo, lo strabismo di Venere
è comunemente asimmetrico, cioè colpisce un occhio soltanto e fa sì che l’occhio deviato rivolga la
pupilla leggermente verso l’esterno rispetto all’asse del viso. Gli occhi si trovano in una condizione
tale per cui le pupille non appaiono perfettamente allineate”.
Trattandosi di una forma lieve di strabismo, i possibili disagi sono però limitati, e solitamente non è
necessario intervenire per correggere il difetto. “I principali sintomi dello strabismo di Venere sono
costituiti da uno sguardo non perfettamente simmetrico: questa minima deviazione può non
interferire con la capacità visiva perché la retina ed il cervello riescono a compensare questa
minima deviazione anatomica. Proprio per questo motivo e considerando l’aspetto estremamente
affascinante di questa condizione fisica il problema non necessita di alcuna correzione ottica o
chirurgica, come invece accade per le altre forme più gravi di strabismo” conclude infatti il dottor
Cupo.

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