E’ nato il 14 febbraio nel giorno dedicato all’amore, e così che l’amore e la passione per un’artista, in questo silenzio esploso all’improvviso, non si arrende: tra gioie, ricordi e dolore dietro a questo invisibile sipario dove ci sono tanti cuori che battono, rimane l’attesa e la speranza che il sipario si rialzi, che il ciak rifaccia sentire il suo rumore e lo scroscio degli applausi ritorni a echeggiare nei cuori di tutti gli artisti.
Inizio l’intervista con le emozioni di un grande artista: Stefano Masciarelli che ho voluto riportare dal suo profondo e meraviglioso cammino artistico.
“Ho avuto modo di sperimentare e lavorare nel Cinema, a Teatro e in Tv: ognuno di questi è un mondo diverso, con le sue regole ed i suoi colori, ma tutti ugualmente meravigliosi. Quando sono sul palco il contatto con il pubblico suscita in me un’emozione straordinaria che … quasi non riesco a condividere.”
Una lunga carriera la tua. Qual è il ricordo più bello che porti nel cuore?
L’incontro con Alberto Sordi! Eravamo nei corridoi della RAI e c’erano delle ballerine che si stavano misurando dei costumi e lui disse: Ammazzate che c…. c’ha quella!
Cinema, teatro, musica e TV, un mix di attimi indelebili dipinti con volti, storie, spettacoli, amici e il tuo pubblico. Cosa ti senti di dire a tutti loro?
Abbiamo scelto un mestiere meraviglioso e in questo momento è molto dura… Ma chi la dura la vince.. e andiamo avanti! Vorrei dire ai giovani che hanno velleità in questo mestiere, che lo facciano con entusiasmo ma anche con molta attenzione perché è durissima.
Sicuramente l’arte non si può fermare, sarebbe come spegnere il sole. Quali sono i tuoi progetti di fronte a questo momento inatteso dove ci troviamo tutti smarriti?
Non mollare mai! I miei progetti sono quelli di andare nelle piazze e nelle vie dove ci sono degli agglomerati e affacciandosi al balcone, magari cenando, guardare il mio spettacolo da casa completamente live! Basta con tutte queste robe registrate ritorniamo al live!
Sei un attore amato e benvoluto- Sali sul palco della Gente Che Piace e da qui salutaci con un tuo monologo che sono certa sarà ricco di sentimento, emozioni e speranza…
In questo momento così drammatico sicuramente ci ha fatto molto riflettere e pensare che infondo siamo tutti uguali, ognuno di noi dovrebbe fare come la Livella di Totò. Diamoci una calmata e stiamo con i piedi per terra perché tutti siamo utili e nessuno è indispensabile!
Una dedica per Stefano:
Ho imparato che quando intervisto una persona entro in qualche modo nella sua vita, nel suo io, percorrendo così un lasso di tempo dove ti approcci, e in qualche modo ti affezioni. Voglio salutarti e ringraziarti per il tempo che mi hai dedicato con un breve scorcio di una frase di Madre Teresa di Calcutta: “Quando non puoi più correre, cammina veloce. Quando non puoi più camminare veloce, cammina. Quando non puoi più camminare, usa il bastone. Però non fermarti mai!”