mercoledì, Ottobre 9Settimanale a cura di Valeria Sorli

Re dei vini o vino dei Re?

Chissà se presso le corti Imperiali di tanti secoli fa si degustavano veramente vini all’altezza dei reali abituati a versali in lussuose coppe e a pensarli come prezioso accompagnamento ai loro lauti pasti? Certo è che gli atichi hanno sempre amato e apprezzato brindare e rendere più ricchi e fastosisi i loro simposi, sorseggiando divini nettari per i loro tempi, completamento indispensabile di un banchetto degno di essere ricordato!
I vini degli antichi erano sicuramente prodotti con estremo impegno e dedizione, col fine di raggiungere la più alta qualità mai assaggiata perseguendo la creazione del Re dei vini! Coronamento della loro ricchezza, ricercatezza e qualità era sicuramente il servizio: anfore, coppe, vasi estremamente e riccamente decorati così come si addiceva ad un regale ambiente.
E allora è veramente bello poter pensare che lo stesso Imperatore Nerone fra le sfarzose mura della sua Domus Aurea e i nostri lontanissimi avi brindassero a suggellare eventi unici, con vini eccelsi come l’attuale Barolo. Vino rosso piemontese è conosciuto in tutto il mondo: “il re dei vini e il vino dei re”, ottenuto esclusivamente da uve Nebbiolo, è il vino italiano per eccellenza. Rosso granato intenso con riflessi arancio ha un’importante struttura; presenta un bouquet complesso e avvolgente che si arricchisce sempre di più col passare del tempo. Inebrianti note fruttate e floreali: frutti rossi, amarena, viola, vaniglia e spezie, coccolano il naso di chi lo degusta. Il Barolo si rivela estremamente equilibrato, ma nello stesso tempo potente, elegante e sicuramente di grande personalità.
Perfetto per accompagnare piatti di carne rossa, cacciagione, brasati, stufati e formaggi stagionati è sicuramente un vino che fa sentire chi lo beve un vero Re!

 

a cura di Costanza Lastrucci