giovedì, Dicembre 12Settimanale a cura di Valeria Sorli

) PANORAMA (

Il diario di Panorama L’Aquila

La mostra diffusa ideata da ITALICS
a cura di Cristiana Perrella

7 – 10 settembre 2023

 

 

Grande riscontro per la terza edizione di Panorama, il progetto ideato da ITALICS, prima rete istituzionale di gallerie d’arte attive in Italia, che dal 2021 mette in relazione architettura, arte, antico e contemporaneo con il territorio e le sue comunità.

 

In 13.000 hanno affollato le strade del capoluogo abruzzese intenzionati a non perdere Panorama L’Aquila, la mostra d’arte diffusa che quest’anno, con la curatela di Cristiana Perrella, in 4 giorni ha coinvolto 20 sedi espositive, più di 60 artisti, oltre 100 opere d’arte e 56 gallerie.

 

www.italics.art

Panorama L’Aquila, 2023. Ph. Luca Fontana, Alessio Tamborini. Courtesy ITALICS and the artist and the galleries

Si è conclusa domenica 10 settembre con grande successo Panorama L’Aquila, la terza edizione della mostra d’arte diffusa ideata da ITALICS – prima rete istituzionale di gallerie d’arte attive in Italia – che ogni anno, nello scenario delle più particolari località del nostro Paese, mette in relazione arte, architettura, antichità e contemporaneo, coinvolgendo il territorio e le sue comunità.

 

Curata da Cristiana Perrella, la mostra ha animato il capoluogo abruzzese per 4 giornatedal 7 al 10 settembre – nelle quali arte, cinema, performance e incontri con il pubblico si sono susseguiti tra l’entusiasmo e il coinvolgimento dei partecipanti. In 13.000 hanno affollato le strade città – la maggior parte dei quali a L’Aquila per la prima volta – intenzionati a non perdere le 20 sedi espositive, i 60 artisti, le 100 e più opere d’arte, il susseguirsi di 10 performance ma anche i caffè con gli artisti, i talk e le proiezioni di film.

In un percorso che ha coinvolto musei e palazzi nobiliari ma anche panifici, librerie, negozi di dischi, botteghe di restauro e case private, – dal Caffè Fratelli Nurzia al Casino delle Delizie Branconio, dal Museo Nazionale d’Abruzzo | Castello Cinquecentesco a Palazzo Rivera e al MAXXI L’Aquila – fino ad arrivare al cielo sopra la città, Panorama ha reso la città vera protagonista della manifestazione, tracciandone un ritratto composito costituito sia della sua monumentalità storica che dell’operosità della vita quotidiana nella quale, accanto alla ferita del sisma del 2009, è ben visibile l’energia della ricostruzione.

Partendo dalla suggestione del termine wit(h)nessing, coniato dalla teorica femminista, artista e psicoanalista Bracha L. Ettinger, che estende il concetto di testimonianza dalla dimensione individuale a quella collettiva e partecipativa, Panorama L’Aquila ha offerto un itinerario fatto di luoghi – non semplici “contenitori” ma generatori di contenuti abitati dalle opere – in grado di restituire al pubblico una nuova immagine della città, un ritratto fatto della sua monumentalità storica e dell’operosità quotidiana.

 

La caleidoscopica kermesse ha presentato oltre 100 opere, tra dipinti, sculture, installazioni, performance e interventi site-specfic, realizzati tra il 1300 e il 2023 da più di 60 artisti, italiani e stranieri, dai grandi nomi della Storia dell’Arte ad artisti affermati, mid career o emergenti, e naturalmente tanti artisti del territorio come Lucia Cantò, Gianni Caravaggio, Alberto Di Fabio, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone.

 

Il percorso di Panorama L’Aquila si è articolato attorno a due grandi nuclei espositivi ospitati generosamente dalla dimora privata di Palazzo Nardis e dallo straordinario cantiere di Palazzo Rivera dove, grazie a una selezione di opere dedicate a temi politici, sociali e questioni di genere, è stato attivato un dialogo tra epoche diverse della Storia dell’Arte. Al Museo Nazionale d’Abruzzo | Castello Cinquecentesco, fortificazione militare nel Parco del Castello, la Sala del Mammut ha ospitato la documentazione di una performance di Radha D’Souza & Jonas Staal accanto al monumentale reperto del gigante preistorico, mentre sul ponte d’accesso una bandiera, l’opera di Gianni Caravaggio, ha sventolato per quattro giorni per poi rimanere in dono al MuNDA. In Largo Tunisia, subito dopo la Fontana Luminosa, il mosaico realizzato da Alberto Di Fabio, opera d’arte pubblica installata su una parete, è stato donato alla città come segno del passaggio della manifestazione. All’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis, l’installazione di Massimo Bartolini è diventata site specific grazie alla sua relazione con l’organo monumentale dell’Oratorio e alla sua attivazione in occasione della collaborazione con la manifestazione Jazz italiano per le terre del sisma e la terza edizione di Performative03, progetto del MAXXI L’Aquila dedicato alla performance e alla danza. Per Panorama, la sede aquilana del Museo nazionale delle arti del XXI secolo ha inoltre ospitato due opere di Paolo Icaro nel cortile, mentre nella Project Room il display di Haim Steinbach ha accolto le opere di Alberto Burri, Michele Cammarano e Steinbach stesso.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus ha ospitato un focus che, partendo dalle ricerche sul futurismo dello storico dell’arte Giorgio De Marchis, ha intrecciato l’opera di Giacomo Balla e di Fabio Mauri, attraverso i materiali d’archivio provenienti dalle collezioni di Giancarlo Gentilucci Arti e Spettacolo Impresa Sociale, MUSPAC – Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e dalla Fondazione stessa.

Santa Margherita in Forcella ha ospitato un omaggio all’artista Ettore Spalletti, mentre alla Corte dei Conti il paesaggio visibile dal chiostro del Complesso Monumentale di San Domenico ha dialogato con la grande opera in cristallo di Pascale Marthine Tayou realizzata per l’occasione e allestista al centro del cortile. Di grande importanza la riapertura, grazie alla disponibilità dei proprietari, del Casino delle Delizie Branconio dove un’opera di Anri Sala ha trovato posto tra gli affreschi della Scuola di Raffaello Sanzio.

Panorama L’Aquila, 2023. Ph. Luca Fontana, Alessio Tamborini. Courtesy ITALICS and the artist and the galleries

Non sono mancati atti simbolici e gesti politici che hanno messo in discussione il modello classico di mostra, a partire dal coinvolgimento di negozi storici o nuove attività commerciali: dal famoso Caffè Fratelli Nurzia che ha ospitato il lavoro di Alek O., al forno locale Førma Bakery dove è stato possibile acquistare il pane di Luca Trevisani, passando per il Palazzo della Cassa di Risparmio e piccole realtà come il negozio di dischi Sound Garden, la bottega di restauro di mobili Stile Novecento, la Libreria Polarville, fino al cielo della città attraversato dallo striscione aereo di Maurizio Nannucci che, per tutta la durata della manifestazione, ha invitato il pubblico e la cittadinanza aquilana a parlare d’arte.

 

Ampia la partecipazione del pubblico nei momenti di arte performativa: Jacopo Benassi in collaborazione con il Conservatorio Casella ha invaso il chiostro di Palazzo Cappa Cappelli con la sua performance sonora; Palazzetto dei Nobili, antico centro della vita politica aquilana, con Chiara Camoni e il Centro di Sperimentazione, si è trasformato in un luogo in cui le pratiche artigianali sono state messe in luce dal potere della musica e del ballo; la chiesa sconsacrata che fu sede dello studio del pittore aquilano Marcello Mariani ha riaperto per questa occasione ospitando la performancemusicale di Darren Bader.

 

Tra le iniziative speciali, la terza edizione dell’Italics d’Oro – riconoscimento che ogni anno celebra l’intenso legame tra un artista e il territorio – quest’anno assegnato a Ugo La Pietra (Bussi sul Tirino – Pescara, 1938). Artista, architetto e designer, studioso instancabile del rapporto tra individuo e ambiente, La Pietra da sempre sostiene in modo critico ed eterodosso la componente umanistica, significante e territoriale dell’arte e del progetto. Il rapporto tra arte e spazio urbano è sempre stato al centro del suo lavoro e per questo in una città come L’Aquila, che rinasce e si ripensa, è sembrato particolarmente significativo consegnare a lui questo premio, per il valore della sua pratica e del suo pensiero e la loro capacità generativa nell’ambito di una riflessione sulla riappropriazione degli spazi vitali pubblici e privati.

 

Ad Minoliti, artista di origini argentine not* a livello internazionale per le sue astrazioni metafisiche tese a scardinare l’utopia modernista e i suoi aspetti più riprovevoli e patriarcali, tra i partecipanti alla mostra diffusa, ha firmato un progetto speciale dedicato a Panorama L’Aquila e ai suoi visitatori. I suoi disegni infatti, realizzati per questa occasione, sono apparsi sulle tote bag e sulle t-shirt dei mediatori culturali e delle guide che hanno condotto il pubblico alla scoperta della mostra.

 

Le giornate della manifestazione sono state accompagnate da un intenso Public Program con un susseguirsi di appuntamenti: ogni sera all’Auditorium del Parco, con Al Cinema, sono stati proiettati importanti e rari film d’arte come La riappropriazione della città di Ugo La Pietra, Omelia contadina di JR e Alice Rohrwacher, L’universo di Luigi Ghirri di Matteo Parisini, Anselm di Wim Wenders ed Ettore Spalletti di Alessandra Galletta; due caffè del centro storico hanno ospitato gli appuntamenti di Un caffè con gli Artisti grazie al quale il pubblico ha avuto modo di conoscere e discutere di arte (e non solo) con i tanti artisti presenti in città; al Book Corner sono state presentate pubblicazioni selezionate dalla curatrice, mentre il talk Perché c’è tanta arte in Abruzzo? ha raccontato la vivacità artistica regionale.

 

“Abbiamo voluto cogliere una nuova occasione per valorizzare i luoghi più iconici della città attraverso l’arte. Per questo abbiamo sostenuto concretamente e idealmente Panorama, la mostra diffusa che Italics – consorzio che riunisce oltre sessanta tra le più autorevoli gallerie italiane d’arte contemporanea, moderna e antica – dedica annualmente ad alcune delle località più belle del nostro Paese, patrocinata dall’Unesco e dal Ministero della Cultura.” Afferma Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila. “Grazie all’iniziativa di respiro nazionale e internazionale e al coinvolgimento delle istituzioni culturali, ma anche delle attività commerciali, abbiamo aperto le porte dei luoghi più straordinari che caratterizzano e raccontano la città richiamando l’attenzione di esperti, appassionati e stampa specializzata che hanno potuto apprezzare non solo i percorsi espositivi, ma anche la bellezza di un territorio che vive un importante processo di rigenerazione, sociale e urbana, alla base della candidatura dell’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2026.”

 

“Per la terza edizione di Panorama ITALICS ha scelto L’Aquila per dare un segno concreto del potere rigenerativo che l’arte può avere sul tessuto urbano e sociale. Ci siamo voluti confrontare con una città dal carattere forte e dalla storia importante, bellissima ma forse ancora troppo poco conosciuta, che evoca un immaginario drammatico, legato al terremoto. Nel farlo ci siamo resi conto che la maggior parte delle persone intorno a noi non l’aveva mai visitata e che la conosceva solo per la devastazione del 2009. Da qui è partita la nostra scommessa: portare l’arte come simbolo di rinascita, accendendo una luce sulla città per farla diventare protagonista e non solo una bellissima scenografia, generando occasioni di incontro e di conoscenza. La passione e la generosità dei galleristi consorziati, degli artisti coinvolti, della curatrice Cristiana Perrella, delle istituzioni locali e culturali e del team di lavoro ha fatto il resto: abbiamo così generato una mostra che è stata in grado di abbracciare L’Aquila contribuendo a ricucire una ferita aperta da quattordici anni. Per noi galleristi di ITALICSraccontano i cofondatori Lorenzo Fiaschi e Pepi Marchetti Franchi, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di ITALICS – si è trattato di una straordinaria occasione di crescita, che ci ha dato la possibilità, ancora una volta, di imparare dalle nostre differenze, di unirci e collaborare attorno a un obiettivo comune, ma soprattutto di andare oltre lo stereotipo dei galleristi-mercanti, dimostrando la nostra capacità di dare vita a un progetto culturale unico nel suo genere, per importanza e internazionalità”.

 

Il dialogo nella diversità è l’elemento che più ha affascinato di Panorama” – afferma Cristiana Perrella. – “La sfida è stata quella di mettere in relazione opere, luoghi, persone, conoscenze, la storia con la contemporaneità, il quotidiano e il monumentale, e attraverso questa moltiplicazione dei punti di vista, uniti però da un unico progetto, generare una visione nuova di un luogo. L’Aquila è stata la città perfetta per un evento di questo genere perché è piena di storie da raccontare, di cose da scoprire, molto diverse e spesso inaspettate.

Panorama L’Aquila, 2023. Ph. Luca Fontana, Alessio Tamborini. Courtesy ITALICS and the artist and the galleries

Esperienza espositiva unica, Panorama L’Aquila ha saputo incarnare alla perfezione i valori di ITALICS. Ha riunito antico, moderno e contemporaneo, stili, tecniche e pensieri molteplici in itinerari d’arte che hanno condotto alla scoperta degli aspetti più autentici e meno conosciuti del nostro Paese, proseguendo lo straordinario viaggio iniziato nel 2020 tra le pagine web della piattaforma Italics.art. Format voluto e condiviso dalle gallerie consorziate in un’ottica di collaborazione con i territori, Panorama è il simbolo di un impegno a espandersi progressivamente con un programma e alleanze che ribadiscano la centralità e il ruolo delle gallerie d’arte in un sistema culturale, locale e globale in continua evoluzione.

 

Panorama L’Aquila è stata realizzata con il sostegno del Comune dell’Aquila e con il patrocinio dell’Unesco e del Ministero della Cultura, e con il supporto di Belmond come main partner.

Belmond ha partecipato per il secondo anno come main partner a supporto delle attività di ITALICS. Il suo impegno nei confronti dell’Italia e della comunità artistica va oltre l’ospitalità e le sue proprietà, e il rinnovo della partnership rafforza ulteriormente il comune obiettivo di promuovere l’Italia e il suo territorio attraverso l’arte, invitando il pubblico a vedere la cultura e la bellezza del Paese da un punto di vista unico e originale.

 

È stata rinnovata la media partnership con Il Giornale dell’Arte, a cui si è aggiunta quella con Sky Arte.

È stata rinnovata anche la collaborazione con Treccani Arte che, con Treccani Arte x Panorama ha raccontato sui social network i concetti chiave della mostra attraverso le definizioni del Vocabolario.

 

Si ringraziano per la collaborazione Arti e Spettacolo Impresa Sociale, Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni D’Ocre Onlus, MAXXI L’Aquila, MuNDA Museo Nazionale d’Abruzzo, MUSPAC, Studio Fabio Mauri e per la partecipazione speciale Accademia di Belle Arti L’Aquila, Conservatorio Statale di Musica “Alfredo Casella”, Convitto nazionale “D. Cotugno” con Licei Annessi e Førma Bakery.

 

Un sentito ringraziamento anche alla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, nella persona del Direttore Massimo Osanna, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province de L’Aquila e Teramo, nella persona della Soprintendente Cristina Collettini, al Comune dell’Aquila in particolare al Settore AQ Progetti per la rinascita, e al MuNDA, nella persona della Direttrice delegata Federica Zalabra.

 

Per il supporto al progetto di mediazione culturale si ringraziano la Delegazione FAI di L’Aquila e l’Associazione Jemo ’nnanzi.

Si ringrazia BPER Banca per la concessione degli spazi esterni del Palazzo storico di corso Vittorio Emanuele.

 

Si ringraziano inoltre Forma Edizioni e Masciarelli Tenute Agricole per le sponsorizzazioni tecniche.

 

Un ringraziamento speciale a Bartolomeo Pietromarchi e a tutti coloro che hanno accolto Panorama nei propri spazi e che hanno reso possibile con il loro contributo la manifestazione, in particolare, Giovanna Cennicola, Eugenia D’Aurelio, Marianna D’Ovidio, gli inquilini di Palazzo Micheletti, Giancarlo Gentilucci, la famiglia Nardis, Fratelli Navarra, Valeria Pica, Vincenzo Rivera, Maria Luisa Vicentini.