Ad esempio, il biotopo acquatico del Monte Pana, dotato di percorso Kneipp. Mentre i bambini si divertono a osservare i pesci o si azzardano a immergere i piedi nell’acqua fredda, gli adulti possono stare comodamente su una delle tante sdraio di legno che circondano il laghetto, rilassarsi e prendere il sole.
Un altro esempio è il Lech Sant, il lago più grande dell’Alpe Mastlé. Il nome deriva da un’antica leggenda locale secondo la quale al posto del lago, un tempo, sorgeva una chiesa: quando Dio punì i contadini per aver profanato il luogo di culto organizzandovi delle feste, scatenò terribili piogge torrenziali, che finirono per provocare il crollo della chiesa e il successivo allagamento della zona. Tre ore e mezza di cammino separano il Lech Sant da S. Cristina ma si può ridurre il tragitto salendo per il primo tratto a bordo della funivia Col Raiser.
Ricordiamo anche il Lech da Iman, all’Alpe Mastlè, formatosi sulle Alpi durante l’ultima era glaciale e che si trova a 2.200 metri, all’interno del Parco Naturale Puez-Odle. Le acque sono gelide ma ci si può rinfrescare e le rive rappresentano un comodo e soleggiato punto per una sosta rilassante.
Anche il Lago di Crespëina, sull’ Altopiano del Puez, è lungo approssimativamente 160 metri e largo circa 70 ed è avvolto da una leggenda. Si narra fosse la casa di un drago feroce divenuto innocuo grazie alle tante croci di legno disposte intorno al lago dagli abitanti del posto. E’ raggiungibile dopo una camminata di circa 3 ore, dalla stazione a monte della funivia Dantercepies seguendo il sentiero 2A in direzione del Passo Crespëina e poi lungo la suggestiva Alta Via Nr 2, oppure, dal Rifugio Puez verso Passo Gardena.
Sulle rive del Lago del Pisciadù sorge il Rifugio Pisciadù, dal 1902. Qui siamo nel cuore del Gruppo de Sella e il sentiero per raggiungerlo a piedi è il n. 666, dal Passo Gardena attraverso la Val Setus, oppure, sulla famosa e impegnativa via Ferrata Pisciadù che porta all’omonima cima.
Infine, il Lech dl Dragon, un lago progliaciale ha sicuramente un nome suggestivo e si trova a 2.680 metri di altitudine sul massiccio del Sella. Si riempie anch’esso solo occasionalmente; per esempio, scomparve completamente nel 1970, per poi riapparire tra il 2003 e il 2007 e scomparire nuovamente due anni dopo. Le periodiche scomparse e apparizioni del lago hanno alimentato numerosi miti e leggende. Secondo la tradizione, nel Lech dl Dragon viveva un tempo un drago che emergeva dalle sue acque solo nelle notti di luna piena. Il ruggito dell’animale era così potente da essere udito fino al Passo Gardena. In realtà, il rumore era probabilmente prodotto dall’attività del lago glaciale. Solitamente riappare dopo inverni molto nevosi. Raggiungibile in un’ora di camminata, lungo un sentiero impervio e poco segnalato dal Rifugio Pisciadù.