«Gli stracci lasciati a sé stessi non significherebbero altro che inquinamento». Occorre «riprendere ciò che abbiamo abbandonato e scartato nel passato, riconsiderarlo e riportarlo al presente per creare il futuro», perché «dare nuova vita a ciò che è stato scartato significa rimettere in circolo l’energia creativa». Le parole di Michelangelo Pistoletto forniscono la chiave di lettura perfetta per raccontare la partecipazione di Pulvera alla quarta edizione della mostra, tra le 16 realtà manifatturiere selezionate da Fondazione Pistoletto Cittadellarte per partecipare al programma Fashion B.E.S.T. – Better Ethical Sustainable Think-Tank, nato da un’idea di Pistoletto e Franca Sozzani. Obiettivo: costruire una piattaforma che metta in dialogo artisti, designer e imprese impegnate in percorsi di economia circolare, tracciabilità e innovazione responsabile.
Nata come laboratorio creativo dedicato al recupero degli scarti tessili, Pulvera affianca brand e designer nello sviluppo di progetti sostenibili, con un approccio su misura rispetto alle necessità dei propri clienti italiani e internazionali. Pulvera (come “polvere” nel dialetto brianzolo, ma anche come pulv-era, “era della polvere”), grazie al know-how industriale della casa madre – Casati Flock & Fibers, fondata nel 1952 e leader nella produzione di flock riciclato, una polvere di tessuto nata come scarto della lavorazione dei velluti oggi impiegata nel design, nella moda e nell’industria automobilistica – a cui viene unita una propria visione sperimentale che garantisce una nuova vita per la materia, nonché un diverso modo di pensarla.
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