mercoledì, Aprile 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Alviero Martini: il fascino dei viaggi

Sono Nato a Cuneo, nel freddo Piemonte  e non sono sfuggito da giovane alle meravigliose montagne, ma io sognavo mare e paradisi tropicali… naturalmente in casa ero il Bastian Contrario!

Paesaggi che poi ho visitato; avevo un ufficio alle Barbados  e giravo le 57 isole caraibiche con voli giornalieri per visitare Clienti, 2  boutique a  Honolulu, una a Saint Tropez, Kuala Lumpur e sulla Gold Coast  dell’Australia, dunque ero più che appagato dai climi caldi che frequentavo.

Un giorno, intorno al ’98, mi proposero una sfilata nell’Hotel del Ghiaccio, a Kiruna, nella Lapponia svedese! La mia risposta fu un No immediato, poi come per ogni cosa cambiai idea in 5 minuti, affascinato dal viaggio in una terra solo bianca, e che per sei mesi ha 24 ore di sole e i restanti sei mesi buio dal mattino alla sera. Accertatomi che la data fosse propizia, preparai una collezione apposita, con abiti invernali, molto pelo, maglioni con decorazioni in pelle, e via: destinazione Lapponia. Arrivai la sera e fummo portati in albergo da una carrozza riscaldata (tuttavia una coperta era ben gradita) trainata da cavalli, e attraversando una foresta suggestivamente illuminata da lampioni a fiamma, arrivammo nel caldo hotel, magnifico… il giorno dopo, sveglia di buonora perché dovevamo percorrere almeno 200 km con auto superorganizzate per raggiungere l’Ice Hotel, famoso ormai in tutto il mondo. Un paesaggio incantevole, tutto rigorosamente bianco e neanche il rumore del motore dell’auto si percepiva in quel candore di silenzio e luce, del magico paesaggio innevato, dove tutto ad un tratto ti trovavi un branco di renne o cerbiatti che attraversavano le strade, una sensazione così calorosa che ti dimenticavi persino del freddo. Arrivati all’Ice Hotel, fatta la sfilata nell’anfiteatro di ghiaccio, muniti ovviamente di abbigliamento adeguato, abbiamo avuto in regalo dalla natura uno degli eventi atmosferici  più spettacolari al mondo:l’aurora boreale. Inutile descrivervi che la commozione prese il sopravvento; decisi di fermarmi qualche giorno in più rispetto al rientro previsto l’indomani e conservo oggi un’idea del freddo completamente diversa da quella pregiudizievole che avevo in Piemonte. Ancora una volta il viaggio – mettere il naso fuori casa – mi aveva regalato emozioni che porterò con me per tutta la vita…. Mai rinunciare ad un viaggio, mai dir di no ad un possibile sconvolgimento delle tue idee… questo è viaggiare!

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