martedì, Maggio 13Settimanale a cura di Valeria Sorli

Tim Van Laere Gallery | Armen Eloyan. Couples

TIM VAN LAERE GALLERY ROME

 

ARMEN ELOYAN

Couples

 

10 maggio – 5 luglio 2025

 

OPENING

sabato 10 maggio 2025, 17.00 – 20.00

 

TVLG Roma
Palazzo Donarelli Ricci

Via Giulia 98 – 00186 Roma
dal martedì al sabato, dalle 13.00 alle 18.00

www.timvanlaeregallery.com

Tim Van Laere Gallery Rome è lieta di presentare Couples, la nuova mostra personale dell’artista di fama internazionale Armen Eloyan. Questa è la quinta mostra personale di Eloyan da quando si è unito alla Tim Van Laere Gallery nel 2012, nonché la sua prima mostra nel nostro spazio romano. L’artista presenta in questa esposizione una nuova serie di dipinti, sculture in legno e ceramica.

Armen Eloyan è un artista noto per il suo stile crudo ed espressivo, che mescola astrazione, narrazione personale e riferimenti ai cartoni animati. Le sue opere sono potenti riflessioni sulla società contemporanea, intrise di ironia, arguzia e una profonda comprensione della natura umana. Nato in Armenia, Eloyan ha saputo fondere influenze culturali americane ed europee, attingendo, in particolare, dall’universo dei cartoni animati e dei fumetti quotidiani di George Herriman, il cui spirito giocoso ha permeato il suo lavoro. Le sue figure, spesso contorte e simili a personaggi da cartone animato, sembrano una parodia non solo dei soggetti, ma anche delle strutture sociali, criticando l’assurdità della vita moderna, il consumismo e l’alienazione che ne derivano. Eloyan rivela la tragicità e la comicità insite nel comportamento umano, offrendo una riflessione su come la cultura e l’identità vengano costantemente rimodellate e ridefinite. Le influenze di artisti come Philip Guston, Willem de Kooning e Paul McCarthy sono evidenti nelle sue opere, ma l’approccio unico di Eloyan porta questi temi in un territorio più giocoso e a volte grottesco, riflettendo le nostre contraddizioni con una chiarezza brutale. Nei suoi lavori, linguaggio, identità e narrazioni si frantumano, i simboli perdono la loro stabilità, e ciò che una volta sembrava leggibile diventa opaco e sfuggente. C’è una tensione consapevole tra ciò che appare familiare e ciò che invece sembra illeggibile, come un riflesso di un mondo in cui la verità è sfuggente e la coerenza e le immagini ingannano tanto quanto rivelano.

Nella sua nuova serie di dipinti, Armen Eloyan si addentra nella psicologia e nella simbologia delle coppie significative. Superando le sue tradizionali figure grottesche e narrazioni assurde, l’artista si concentra su coppie iconiche che condividono uno spazio comune nell’inconscio collettivo. Tra queste, Braccio di Ferro e Olivia, personaggi radicati nella comicità e nella caricatura, emergono come avatar inaspettati e potenti di tensione emotiva e resilienza. Eloyan non riduce la coppia a semplici reliquie dei cartoni animati, ma li reinterpreta come archetipi di interdipendenza, conflitto e mito che persiste nel tempo. La tavolozza vibrante e la distorsione espressiva nelle sue opere infondono una cruda intensità nelle dinamiche tra i due. Olivia, spesso rappresentata in modo allungato e fragile, appare tanto vulnerabile quanto indispensabile, mentre Braccio di Ferro, muscoloso e frenetico, è al contempo protettore e antagonista. Le relazioni che si sviluppano, oscillando tra cura e conflitto, rispecchiano temi sociali universali come il potere, il genere e la sopravvivenza emotiva. Questo cambiamento nel lavoro di Eloyan segna un crescente interesse per la psicologia relazionale, esplorando le modalità, talvolta comiche e tragiche, con cui le persone si legano. Il tema prende forma anche nelle sue sculture di gatti, realizzate con pezzi di legno grezzi e dipinti. In questo contesto, il gatto diventa un simbolo dell’eccentricità umana, intriso di una sorta di eleganza caotica. Nonostante i materiali apparentemente semplici e l’aria di improvvisazione, la scultura emana una forza densa e controllata, evidenziando il fascino dell’imperfezione che nasce dalla distorsione e dalla frammentazione. L’intreccio tra le figure non è mai ordinato o armonioso, ma invece vitale e irriducibilmente reale, richiamando l’interesse di Eloyan per figure che incarnano contraddizioni e vulnerabilità nascoste sotto una superficie di assurdità. Attraverso la familiarità bizzarra di queste figure feline, e di Braccio di Ferro e Olivia, Eloyan apre uno spazio in cui esplorare la complessità della connessione, del desiderio e della paradossalità di un amore che perdura.

 

Al centro della mostra, oltre ai dipinti, Eloyan presenta un tavolo di legno su cui sono posizionate ceramiche. Queste opere contengono forme riconoscibili, come tazze da tè, mani, pareti e la testa di Pluto. Le sculture sono state spezzate e poi riassemblate dall’artista. Una volta riparate, richiamano la pratica giapponese del kintsugi, pur evitando deliberatamente l’uso dello smalto dorato. Eloyan, infatti, abbraccia l’imperfezione come forza narrativa, celebrando non solo la riparazione e la trasformazione, ma anche la resilienza.