Come verranno utilizzati questi soldi? Quelli della Fondazione sono rigorosi, vogliono la massima trasparenza e assegnano i fondi – dietro regolare bando validato da un comitato scientifico presieduto dal celebre oncologo e virologo Prof. Giorgio Palù – ai progetti che in Italia e anche all’estero si rivelano più promettenti per sconfiggere definitivamente questo patologia, o comunque per far sì che i tumori cerebrali facciano meno paura. I vari enti – ospedali, università, centri di ricerca – possono candidare i loro progetti; i più validi ottengono la relativa assegnazione, «in questi decenni abbiamo finanziato realtà scientifiche a Milano, Roma, Napoli, Genova, Oxford, Pisa, Padova» spiega Annalisa Celeghin. Nel 2024 le iniziative organizzate dalla Fondazione Giovanni Celeghin, in primis Da Santo a Santo ma poi anche altri eventi nel corso dell’anno, hanno consentito di mettere a disposizione 500mila euro che poi hanno finanziato tre progetti di ricerca specifici sul glioblastoma, uno a Milano, uno a Roma e uno a Padova.
Altri focus della Fondazione sono il supporto psicologico gratuito ai malati e ai loro caregivers, il sostegno a giovani medici attraverso borse di studio, l’acquisto di tecnologia per i reparti ospedalieri, per un controvalore di circa 4 milioni di euro.Per concludere, un’annotazione doverosa: Da Santo a Santo 2025 è stato reso possibile anche grazie al contributo di partner benemeriti, parliamo di Pinarello, ProAction, Rudy Project, Relizont, Inovys Logistic, Hadmin, Fila Solutions, Evologi per citare solo i principali.
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