La Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia (IDAHOT), celebrata il 17 maggio, rappresenta uno degli appuntamenti cruciali a livello globale per sensibilizzare l’opinione pubblica e combattere le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Il 17 maggio non è solo una data commemorativa, ma una vera e propria chiamata all’azione. È il giorno in cui, nel 1990, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha preso la storica decisione di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, un atto che ha segnato un punto di svolta nella lotta per i diritti civili e contro la stigmatizzazione delle persone LGBT+ in tutto il mondo. Questa giornata non solo celebra un passo avanti nella scienza e nella medicina, ma invita anche a riflettere sulla condizione attuale delle persone LGBT+, su come la società possa ancora evolversi per garantire a tutti e a tutte l’uguaglianza e la dignità. In un contesto come questo, realtà come il concorso Miss Trans Italia Sudamerica, lo show televisivo Pic Mag Show.
Miss Trans Italia Sudamerica è un concorso di bellezza che va oltre l’estetica, rappresentando un’occasione di empowerment per le donne trans, le quali si esprimono non solo attraverso il loro aspetto ma anche attraverso il loro vissuto, le loro storie di lotta e speranza. Il contest, che nel 2024 ha incoronato Miss Leticia Layser, non è solo un evento, ma una dichiarazione di inclusione, visibilità e di una bellezza che sfida le convenzioni.
Il Pic Mag Show, programma televisivo che ha conquistato ampio spazio nel panorama mediatico nazionale, è noto per la sua capacità di trattare temi di grande rilevanza sociale con leggerezza e profondità, abbattendo barriere e facendo luce su problematiche legate all’identità di genere, alla sessualità e all’inclusione. Unendo intrattenimento e cultura, lo show è diventato un palcoscenico fondamentale per la visibilità delle comunità LGBT+.
Per celebrare questa giornata, abbiamo deciso di proporvi le storie di quattro anime “ribelli”: voci di lotta e speranza. Ecco quello che ci hanno raccontato i protagonisti e le protagoniste di questo reportage.
Nicole Fontanelli, 43 anni, brasiliana di Fortaleza, che da 20 anni vive a Brescia dove dirige un negozio di toelettatura per cani, ha trascorso gran parte della sua vita cercando di capire chi fosse veramente. “La mia vita è una continua ricerca di autenticità. Sono cresciuta in un mondo che mi diceva che non ero abbastanza, ma oggi ho imparato a dire che io sono più che sufficiente. La mia transizione è stata un viaggio lungo e doloroso, ma è stato il mio cammino per tornare a me stessa. Non abbiate paura di brillare. Il mondo ha bisogno di vedere chi siete veramente. Ogni volta che ci nascondiamo, stiamo dando un potere che non meritiamo a chi ci vuole invisibili.”
Hussein Bulgarelli, 44 anni, originario dell’Iraq e oggi residente a Torino, è stato eletto “Il Gay Più Bello del Piemonte e Valle d’Aosta”. La sua è una storia potente di rinascita e identità: adottato in Italia da due papà gay, racconta come quell’adozione abbia rappresentato per lui un vero atto di liberazione. “Quello che mi è mancato da bambino, l’ho trovato grazie all’amore dei miei genitori. L’adozione, per me, ha significato finalmente sentirmi libero. Due uomini, così come due donne, possono crescere un figlio con amore, rispetto e valori autentici.” Proveniente da un Paese dove l’omosessualità è ancora un tabù, Hussein ha sfidato i pregiudizi, dentro e fuori la comunità LGBT+, partecipando a concorsi dove ha voluto dimostrare che la bellezza può essere un ponte tra le differenze. “Essere visti solo come lo straniero arrivato col barcone è stato doloroso. Ho imparato a mascherare la sofferenza con una risata, ma dentro ero spezzato. Poi ho capito che la vera bellezza è quella interiore: è il coraggio di essere se stessi.” Oggi Hussein vuole essere un esempio per tanti giovani che, come lui, lottano ogni giorno per essere accettati. “Voglio che sappiano che ce la possono fare. Non importa da dove si parte: ciò che conta è la forza con cui si sceglie di andare avanti.”
Sayck Vitorio, 50 anni, brasiliana di San Paolo, che nella vita lavora come hair stylist, è una donna trans che ha deciso di usare la sua visibilità per sensibilizzare le persone sui pregiudizi che ancora oggi circondano le identità di genere. “Ogni giorno è una lotta contro il mondo che non vuole accettare la mia verità. La mia identità non è qualcosa di ‘strano’, è la mia essenza. Ma la strada per accettarmi è stata lunga e non sempre facile. Ho imparato che l’amore per me stessa è la chiave per abbattere ogni muro. Se noi, con il nostro esempio, possiamo cambiare anche solo una mentalità, significa che stiamo facendo la differenza.”
Monik Lastrange, 39 anni, brasiliana di Teresina, che nel 2008 ha conquistato la fascia di Miss Mondo Trans e, nella vita di tutti i giorni, lavora come make-up artist, ha avuto un percorso travagliato, ma la sua determinazione l’ha sempre spinta a lottare.“Essere trans non significa solo avere una transizione fisica. È un viaggio che implica anche il superamento di pregiudizi interiori. Quando ero più giovane, pensavo che la mia felicità dipendesse dall’approvazione degli altri, ma ho capito che la vera libertà arriva solo quando ci accettiamo per quello che siamo. Voglio che tutte le persone trans sappiano che la loro forza viene da dentro. Non dobbiamo aspettare che gli altri ci diano il permesso per essere felici.”