venerdì, Aprile 19Settimanale a cura di Valeria Sorli

Il casale, che passione

Quando si restaura un casale, che sia in campagna, al mare o al lago non si può fare a meno di rivisitare l’estetica rurale e declinarla in chiave contemporanea.

Il territorio deve essere al centro del progetto architettonico e filosofico di insieme; si deve reinterpretare l’abitazione e coniugare le esigenze attuali con il desiderio di privacy e di convivialità gioiosa.

I volumi vanno preservati, così come le tecniche costruttive dei locali e le finiture. Quando si interviene sulla struttura si dovrebbe salvaguardare la tipologia delle aperture; le porte di ingresso, ad esempio, che in ogni territorio sono definite da elementi tipici, sono bocche che si aprono sul paesaggio e permettono un flusso in e out continuo, mentre le finestre sono occhi, che da ogni angolo ci offrono viste e scorci diversi ed unici.

Interni ed esterni sono meritevoli di essere trattati con lo stesso valore: cambiano solamente le scelte dei materiali. Il sole e la luce giocano in maniera differente sulle diverse superfici, per cui bisogna prestare attenzione ai colori e alle texture dei materiali. Dobbiamo trovare l’elemento chiave attorno al quale far ruotare le scelte materiche: legno, terracotta o cemento, il pavimento si relaziona con la matericità dei muri e con le stoffe dei rivestimenti.

Le interazioni e le contaminazioni tra struttura, arredi e complementi si sviluppano all’interno della casa, per scoprire come nei vari ambienti possano coesistere materiali e colori non convenzionali. Ogni casa ha la sua essenza, la sua storia, ascoltiamola e riscopriamola, così avremo realizzato un nido accogliente per noi e per i nostri ospiti, dove poter trascorrere momenti unici.

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