mercoledì, Aprile 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Gianni Testa- La musica nell’anima e il successo su Rai 2

Ci sono momenti importanti della nostra vita che sono accompagnati da una canzone e ogni volta che l’ascoltiamo ci riporta indietro nel tempo. La musica è vita , un filo leggero che ti lega all’Universo e  all’infinito.

Ho voluto conoscere nel profondo Gianni Testa, musicista, autore, direttore artistico e produttore discografico. Gianni ha fatto della sua vita in musica, un meraviglioso percorso spaziando dal grande teatro con Massimo Ranieri, ai più importanti programmi targati Rai, fino ad approdare alla direzione artistica e alle commissioni dei più grandi Festival e Talent italiani, in primis Area Sanremo.

Direttore artistico di Joseba Label e Joseba Publishing, diventate in poco tempo solide realtà musicali, producendo tantissimi giovani emergenti, del calibro di H.E.R. (vincitrice di Musicultura e di Una voce per Amnesty International), Valeria Marini, Federico Fashion Style e molti altri artisti indipendenti. Collabora con Chiara Stroia (autrice di Ricky Martin, Annalisa, Carla Morrison), Andy dei Bluvertigo, Vittorio De Scalzi (leader dei New Trolls)
Gianni Testa attualmente è impegnato in qualità di Presidente di Commissione nel nuovo format “Performer Italian Cup” che andrà in onda su Rai 2, ideato da Valentina Spampinato e condotto dalla stessa con Garrison Rochelle.
Parallelamente direttore artistico di Fuoriclasse Talent, dei patron Ivano Trau e Catiuscia Siddi.
Gianni Testa ne ha fatta tanta di gavetta, la musica è sempre stata al centro della sua vita, partendo dalle sue partecipazioni a Castrocaro negli anni 90 ed al Cet di Mogol, passando come performer teatrale, approdando nelle trasmissioni di punta della Rai come vocalist (I Raccomandati, I migliori anni, L’anno che verrà, ecc.), fino ad arrivare a far parte dell’ambita commissione di Area Sanremo, per ben due anni.
Come citava Heinrich Heine” Dove le parole finiscono, inizia la musica”

Un percorso importante il tuo, da dove nasce la tua passione per la musica?
La mia curiosità per la musica è iniziata prestissimo. Grazie a mio cugino “Dante” che suonava la chitarra, ero innamorato del suono che faceva quello strumento. Andavo tutti i giorni da lui, e lui complice, mi accompagnava. Avevo otto anni quando ho cominciato a cantare e a fare le serate di piazza con un gruppo folcloristico e da lì è iniziato tutto, mentre a diciannove anni sono partito per Roma per costruire la mia carriera.

Nel corso degli anni hai collaborato con artisti di grande calibro; cosa hanno aggiunto al tuo background musicale?
Sono state la linfa vitale da cui ho imparato il 50% delle mie conoscenze in campo. Devo moltissimo ai grandi artisti che mi hanno accompagnato nel mio percorso di crescita. Sicuramente l’artista che più mi ha influenzato nella mia crescita è stato Massimo Ranieri, con il quale ho anche collaborato per diversi anni.

Il tuo nuovo programma in Rai è già un successo! Raccontaci
E’ la rivoluzione del talent in Italia e già in trentasei paesi del mondo.  Valentina Spampinato, la produttrice nonché conduttrice insieme a Garrison Rochelle, ha creato il primo campionato di Arti scenico sportive (canto, danza, recitazione, arti circensi ed acrobatiche), dove gli artisti gareggiano tra di loro per conquistare la medaglia d’oro proprio come le competizioni sportive. Il campionato è riconosciutodallo” CSAIN”-Ente di promozione sportiva del Coni. Io sarò il presidente della giuria tecnica che annovera nomi come “Tony Vandoni”, Massimo Bonelli, Chiara Buratti e Massimo Cotto anche come direttore artistico.
Una grande responsabilità per me poiché le etichette Joseba Publishing e Label, sono partner dell amanifestazione e tra l’altro anche L’AFI patrocina l’evento tramite all’etichetta. La prima puntata è andata benissimo, ora siamo pronti per spaccare in finale o semifinale.

 Un bel bagaglio il tuo, fatto di musica, teatro e tv. Una vita ricca di impegni professionali, trovi un po’ di tempo anche per te?
Poco, quasi niente. Le mie giornate sono di lavoro, l’unico tempo che mi concedo è quella della preghiera.

Cosa suggerisci ai nuovi talenti che si approcciano al mondo della musica?
Prima di tutto, per coloro che vorrebbero intraprendere la carriera musicale/discografica, consiglio di imparare a suonare uno strumento, possibilmente di studiare presso un conservatorio perché la figura del cantante poco preparato, anche con grandi doti vocali, riduce sensibilmente le possibilità lavorative nell’ambito. Il successo non è garantito mai da niente e da nessuno, l’affermazione professionale è una costante disciplina lavorativa, ed è molto più meritocratica rispetto ad un successo, casuale e breve.

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