mercoledì, Aprile 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Alviero Martini-Tanto di cappello!

Il cappello è un accessorio di abbigliamento  che serve per proteggersi dal sole, freddo, pioggia oppure per vanità.
Realizzato con visiera, tesa, ala, falda e dalla cupola o corona. La tesa copre la base della cupola, ossia la parte del cappello a forma di calotta, troncoconica oppure ovale.
La visiera è la parte sporgente di alcuni tipi di cappello, solitamente quelli sportivi, mentre la tesa, può essere piana o incurvata, con o senza bordura. La cupola può essere convessa, incavata nella sua lunghezza, o presentare una calotta in cima alla corona. Alla base esterna della cupola può essere presente una fascia o nastro, oppure un cinturino di seta pesante, gros-grain o pelle, con un nodo o fiocco alla sinistra; alla base interna della cupola può essere cucito un nastro di cuoio, lana o stoffa, mentre nei cappelli invernali, l’interno della cupola è solitamente foderato con stoffa, tessuto, pelo, eco pelliccia o paile. Ho pensato di ripercorrere velocemente le tappe più importanti del cappello di paglia nel cinema dagli anni 30 a oggi, mentre negli  anni 50, il cinema ha nobilitato questo accessorio grazie a una nostra diva planetaria:  Anna Magnani che nel film cult Riso Amaro, dopo il debutto nella sua forma più semplice, il cappello di paglia balzò nell’olimpo dello stile degli anni ’60, grazie ad alcune tra le attrici più eleganti e sensuali del cinema: Sofia Loren, Audrey Hepburn e Marilyn Monroe -Tutte e tre hanno indossato in più occasioni cappelli dalle dimensioni uniche e dalle fogge eccentriche, dimostrando di non temere il confronto con questi accessori così elaborati e unici da diventare iconici, come i turbanti di Wanda Osiris, Moira Orfei, Yma Sumac, Maria Callas e molte altre divine. Ricordiamo l’iconografico cappello di Carmen Miranda coperto di frutta, per non parlare  dei cappelli maschili, da Humprhey Bogart, Cary Grant e Alfred  Hitchcock. L’argomento è talmente vasto che potremmo scrivere tomi interi, lascio alla vostra pura immaginazione e ai ricordi cinematografici, oppure anche a quelli di zie, nonni, o dei vostri figli. Tra questi ricordi, anche ALV by Alviero Martini ha le sue proposte: invernali, o estive, che vanno dal classico Borsalino a falda stretta e molto di moda, al cappello da pescatore o molti baseball cap, logati o stampati, pensavate ci facessimo mancare il copricapo? Insomma amici, adesso che è arrivato il freddo, insieme alla mascherina, ormai diventata un indumento a tutti gli effetti, non uscite di casa senza un cappello che vi protegga dall’umidità, dal vento o dalle intemperie, ma non fatevi trovare a testa nuda!

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