mercoledì, Aprile 24Settimanale a cura di Valeria Sorli

Alviero Martini: «Blogger e Influencer? I nuovi mostri»

Sono sbarcati, da un pianeta sconosciuto, una flotta innumerevole di nuovi mostri, alieni del nostro passato, ignorando la nostra storia, sono sbarcati in milioni, e si chiamano BloggerInfluencer,web starsocial victim. I nuovi mostri, sono tra noi…

La sana, giusta, corretta e attendibile informazione, un tempo affidata a esperti giornalisti, i quali dopo anni di studio e gavetta hanno conseguito una laurea, si sono iscritti ad un albo, severissimo, dal quale potevi anche essere radiato in caso la tua professione non fosse eticamente corretta, bene, quel meraviglioso lavoro, tanto utile ed apprezzato oggi ha perso di valore, di qualità, non certo per la volontà degli stessi giornalisti, ma per l’invasione di questo esercito di nuovi mostri. E chi più ne ha più ne metta!

Siamo nell’era dei social, dunque ci adeguiamo ai tempi. Peccato che nessuna scuola abbia formato queste nuove professioni, e dunque è sufficiente raggiungere il maggior numero di utenti, amici, fan, etc per salire in vetta alla classifica e sentenziare ciò che è di moda, quello che devi acquistare, quanto più possibile in linea con la “filosofia” dell’influencer, il o la quale, nulla o poco sa (accertato di persona!) di moda, qualità, storia, filiera produttiva, made in Italy, e spesso non distingue neppure i materiali e propone “cose” di qualunque provenienza, senza tastarne il valore intrinseco, la bontà del prodotto relativo al prezzo.

Io stesso lavoro con blogger ed influencer, dopo essermi accertato della loro esperienza, della loro cognizione di questo lavoro così delicato, e dunque riduco a pochissimi elementi, do in mano a selezionatissimi personaggi i miei prodotti per influenzare il pubblico. Non certo per snobismo, ma per rispetto a quella categoria con la quale ho esordito, ovvero i giornalisti titolati. 

È  piuttosto mortificante oggi vedere sguarnite le scrivanie delle testate editoriali, quando si sa che da casa, dalla spiaggia, da un lounge bar, una qualunque persona, clicca inviando sui social, ai suoi 10- 100 mila followers , la sua ultima scoperta, il  nuovo e trendissimo abitino (sicuramente made in china), il gioiello etnico, lo smalto glam, il cocktail cool, la scarpa superfiga.

Non me ne vogliano, ma anche sì, tutta questa generazione di improvvisati, che la loro unica fortuna è la sfacciataggine, anzi più posto una foto o video borderline, più avrò credito…. Non è solo colpa vostra, ma delle migliaia di utenti pecoroni, che al grido dell’ultima arrivata che urla in tv in un programma trash, e ripete sui social le stesse cose, e tenta di influenzarvi con più veemenza possibile, e cerca poi dall’azienda venditrice un modesto, medio o lauto compenso, senza saperne nulla del prodotto che vi sta rifilando. Nulla di nuovo, cari blogger, i vostri antenati erano le rappresentanti Avon o coloro che andavano di porta in porta a proporre merci scontate o affari colossali, spesso di seria provenienza, in alcuni casi qualche fregatura, ma ci mettevano la coscienza, ingaggiate dalle aziende e sollecitate a fare fatturati, con la fatica di muovere le gambe e correre tutto il giorno da un luogo all’altro. A voi basta un selfie qualunque (e quanti se ne vedono orrendi) e arrogantemente pretendete di scalzare quelle professioniste, che si chiamano giornaliste, mortificate dalle vostre volgari proposte. Siamo in democrazia, e soprattutto siamo nell’era digitale e dunque ben vengano nuove professioni, ma non scordate mai che alla base di tutto ci vuole competenza, che nasce dallo studio, dalla conoscenza e pratica di un mestiere, come la ricerca di materiali, la conoscenza delle materie prime, la provenienza dei prodotti, la sostenibilità e l’etica, la morale, e la coscienza che quanto si propone abbia davvero un valore tangibile. 

Giuro, cari blogger ed influencer, che vorrei vedervi tutti per una conviviale conversazione, certo di non disprezzare il vostro nuovo status raggiunto grazie alle vostre migliaia di foto postate (vi prego, almeno il buon gusto non lasciatelo a casa) e farvi comprendere che seppure di un’altra generazione, io rispetterò il vostro lavoro, se voi rispetterete la cultura del sapere, del conoscere materiali e fibre,  della filiera che produce con fatica e da voi mi aspetto un grande sostegno al nostro vituperatomade in Italy

Davvero sarei felice di incontrarvi per un work shop, ovviamente sostenuto dai miei grandi idoli, i giornalisti, ai quali va tutta la mia ammirazione e dai quali ho imparato molto e sono certo che anche voi ne gioverete per questa nuova professione, per ora inventata di sana pinta, ma che con qualche suggerimento di chi quel mestiere lo ha svolto con studio e professionalità, anche la vostra visione cambierà, migliorerà. 

Blogger, Influencer, non giungete a facili conclusioni del tipo: “quanto è antico questo!”, potrei darvi del filo da torcere in competenza qualitativa, e voi mi dareste qualche dritta per svolgere tutti insieme un lavoro per la comunità, per il pubblico, maggiormente consapevole di nozioni alle quali se si sfugge si perde il filo della matassa, e ci si ritrova, oggi premiati, e domani drammaticamente fuori strada. 

Una lode ancora a tutte le mie amiche giornaliste, che ho visto in questi ultimi 30 anni passare dall’occuparsi di moda, cosmesi, gioielli, life style, o qualunque altro settore, a dover ceder il passo, spesso rinunciare, o dribblare per non perdere il posto di lavoro ed occuparsi di materie ben lontane dalla loro specializzazione. 

Vi amo  esperte giornaliste, e vi incoraggio, improvvisati Blogger e influencer a unire le forze e dare al pubblico, il beneamato cliente, il giusto rispetto, i corretti consigli per i loro acquisti oggi sempre più compulsivi.

E poi sono il primo che invade Instagram, facebook, ma se notate le mie pagine (alvieromartini_alv x instagram e Alviero Martini (attenti ai fake) oppure ALV- Andare Lontano viaggiando o Alviero Martini Designer su fb) noterete che dietro ogni foto postata c’è una lavoro grafico, un corretto progetto comunicativo, senza vanto! Nessuna guerra, per favore, il mondo è già martoriato da arroganti despoti al potere, noi della moda, vogliamo buon gusto, vogliamo stile, arte, compostezza e armonia!

La nostra arma, l’ARMONIA!

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